Come coltivare la passiflora

Una pianta dal fiore curioso, ideale anche per vasi in balcone...

Come coltivare la passiflora
Le passiflore non passano certo inosservate: senz’altro è merito del fiore dalla forma particolare. In Val Padana è consigliabile Passiflora caerulea, in particolare nella varietà ‘Constance Elliot’, dal bel fogliame impreziosito da fiori bianchi profumati. Se ben pacciamata, in inverno resiste fino a –10 °C. Va potata ogni anno. Oppure l’ibrido rustico ‘Incense’, una delle più belle grazie ai fiori viola-blu odorosissimi. Al Sud c’è l’imbarazzo della scelta, fra P. violacea, P. quadrangularis, P. x allardii, P. x ‘Imperatrice Eugenie’ e P. edulis.
Prediligono senz’altro il mezzogiorno (in alternativa vanno bene anche sud-est o sud-ovest), posizionate in pieno sole o a mezz’ombra. Da evitare assolutamente, invece, una collocazione a nord.
Il terreno più adatto è quello ben drenato e di medio impasto: le passiflore temono moltissimo i ristagni idrici, che portano a marcescenza l’apparato radicale, con conseguenze irreparabili.
In piena terra l’irrigazione varia secondo il clima: è necessaria in caso di periodi molto asciutti. In vaso bisogna innaffiare ogniqualvolta il terriccio si asciuga (verificando al tatto), ricordando di adacquare un po’ anche in inverno.
Si tratta di piante vigorose che abbisognano di poco azoto, mentre è importante l’apporto adeguato di fosforo e potassio. La proporzione ideale è N.P.K 10.20.25. A partire da marzo vanno utilizzati concimi a lenta cessione, in un unico apporto. Se in seguito la pianta mostrasse carenze, si possono somministrare fertilizzanti liquidi ad assimilazione rapida. In vaso è opportuno procedere con la fertirrigazione.
Per aiutarle ad arrampicarsi sono utili allo scopi i graticci in legno, o anche i semplici fili tirati lungo un muro. Infatti emettono cirri (che non sono radici aeree, ma viticci) che da soli non riescono ad agganciarsi ai sostegni. Vanno perciò delicatamente girati attorno al tutore.
Si potano in genere all’inizio della primavera (marzo), a meno che si espandano eccessivamente durante l’estate: in tal caso è utile uno sfoltimento estivo, prima dell’emissione dei germogli fiorali per non compromettere la fruttificazione. Se l’esemplare possiede già una struttura legnosa, vanno salvaguardati tronco e branche principali, operando solo una potatura verde.
In inverno vanno protette nel Nord, se si tratta di specie delicate o coltivate in vaso. Potete utilizzare il velo di non tessuto per gli esemplari in vaso e la pacciamatura per quelli in piena terra. Anche la serra fredda è perfetta per piante in contenitore: così potrete coltivare anche le meno rustiche, come P. violacea, che potrebbe non perdere il fogliame se ben protetta.


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